Il convegno annuale tenutosi presso l’ISE il 14 marzo 2019 fa parte di una serie di incontri internazionali promossi, su suggerimento dell’ISE stesso, dalla Pontificia Università Antonianum per riflettere sul dialogo nei luoghi significativi della presenza francescana di ieri e di oggi, a ottocento anni dall’incontro di Francesco con il Sultano d’Egitto Al-Malik Al-Kamil.
A Venezia, il tema “A partire da Francesco una storia di dialogo” è stato sviluppato da cinque relatori, moderati al mattino dal preside prof. Stefano Cavalli e al pomeriggio dal prof. Zeno Marco Dal Corso. Il primo relatore fr. Pacifico Sella ha posto l’accento sull’atteggiamento inedito di Francesco, che si è presentato in campo nemico per ottenere un «gran bene» ed è ritornato sano e salvo. Ciò ha provocato una mutazione in ambito cristiano: l’evangelizzazione non è più avvenuta con la spada ma con la predicazione. Il prof. Riccardo Burigana, dopo aver proposto una carrellata di autori che hanno disquisito sul francescanesimo, tra cui Romolo Salvatorelli secondo il quale Francesco volle essere «il primo sulla via di Dio», andando tra gli infedeli con spirito non da «guerra sacra», ha poi fatto un confronto con lo stile di approccio all’islam dell’attuale papa. Per fr. David Jäger l’incontro di Francesco col Sultano è diventato un’«icona» del dialogo interreligioso dagli ultimi papi portato avanti, sia a livello bilaterale che multilaterale, a partire dal riconoscimento dell’altro e della libertà religiosa. Nel pomeriggio, l’imam di Firenze Ezzedin Elzir ha illustrato i valori francescani dell’umiltà, della povertà, della fratellanza, del senso di responsabilità, valori che anche secondo lui l’attuale papa sta mettendo in atto nel dialogo con il mondo islamico. L’ultimo relatore, il prof. Valentino Cottini, dopo aver richiamato le varie tappe che si sono susseguite «da Francesco a Francesco», ha messo in evidenza le acquisizioni intervenute nella Chiesa cattolica, come pure in ambito musulmano, fondate sull’incontro tra persone.