Porte aperte. Il contributo del codice di diritto canonico all'ospitalità eucarisitca
Nel pomeriggio del 31.3.2021 il nostro studente Flaviu Enache ha brillantemente concluso il suo curriculum accademico presentando la sua tesi di licenza. Qui di seguito una breve sintesi del suo elaborato scritto.
“La questione della partecipazione dei cristiani che non sono in piena comunione con la Chiesa Cattolica alla celebrazione eucaristica percorre gran parte del cammino ecumenico del XX secolo, anche se con il Concilio Vaticano II esso ha assunto un significato particolarmente rilevante. In questo ha giocato un ruolo importante la nascita e lo sviluppo del dialogo teologico, a tanti livelli, che ha coinvolto teologi di confessioni diverse, in tutto il mondo, provocando anche un ripensamento nella stessa Chiesa Cattolica di tante questioni, tra le quali le norme per la partecipazione alla celebrazione eucaristica dei cristiani non cattolici.
Il dibattito ha animato il cammino ecumenico anche per il valore che veniva attribuito ad un’eventuale soluzione che consentisse l’accesso alla celebrazione eucaristica in modo di vivere appieno quella communicatio in sacris che per secoli aveva rappresentato un limite, considerato invalicabile, tra luce e tenebre; in questo contesto si è fatta largo la categoria dell’ospitalità eucaristica, che ha assunto contenuti e forme che hanno mostrato quanto interesse e quanta partecipazione ci fosse intorno a questo dibattito per le ricadute che poteva avere nel cammino verso la piena e visibile comunione dei cristiani. Questo dibattito, nel quale ci sono state riflessioni nate proprio nell’ambito dei dialoghi bilaterali e proposte nate dall’esperienza quotidiana dell’ecumenismo, si è così venuto ad incrociare con altre questioni, poiché era evidente che l’ospitalità eucaristica non fosse semplicemente una norma da condividere ma una dimensione da esplorare e da costruire per proseguire, almeno per la Chiesa Cattolica, sulla strada di un rinnovamento radicato nella recezione del Concilio Vaticano II, così come era stata pensata e voluta dal magistero pontificio. Proprio il magistero pontificio non ha mancato di far sentire la propria voce su questo tema con una serie di interventi che, come era prevedibile, hanno determinato nuovi interventi anche solo all’interno della Chiesa Cattolica.
Nel primo capitolo, «Una questione sempre viva. Il dibattito sulla partecipazione ecumenica alla celebrazione eucaristica della Chiesa Cattolica», presento in modo sintetico il dibattito, alla luce della letteratura esistente, sulla partecipazione ecumenica alla celebrazione eucaristica in modo da mettere in evidenza le discussioni dopo il Concilio Vaticano II, gli sviluppi del XXI secolo e la recente attenzione ricevuta in Italia. L’ordine cronologico in cui sono presentati i diversi documenti si propone di offrire anche uno sguardo storico per favorire una maggiore comprensione dello sviluppo del tema all’interno della Chiesa Cattolica e del movimento ecumenico. Per una visione universale dell’ospitalità eucaristica nei dibattiti ecumenici, insieme ai documenti magisteriali della Chiesa cattolica sono presentati anche documenti locali o ecumenici.
Grazie a una visione dettagliata di diversi documenti che affrontano l’ospitalità eucaristica, nel secondo capitolo, «Una fonte sempre viva. Le norme del Codice di Diritto Canonico e l’ospitalità eucaristica», dopo uno sguardo generale al Diritto Canonico, l’attenzione è focalizzata sui canoni del Codice di Diritto Canonico che regolano le norme per l’accesso alla comunione eucaristia dei cristiani non-cattolici e viceversa. Per cogliere l’origine, per interpretare e mettere in evidenza la dimensione ecumenica non semplicemente del Codice ma dei canoni che sono il punto centrale di questa tesi si fa riferimento agli interventi del cardinale Francesco Coccopalmerio, a lungo presidente del Pontificio Consiglio per l’interpretazione dei testi legislativi. Nella conclusione del secondo capitolo si cerca di presentare delle prospettive ecumeniche che trovino le fondamenta nei documenti e nei dibattiti affrontati all’interno di questa tesi“